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Il Design dell’etichetta: tutti i trend da fare propri.

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LABEL DESIGN

Wine Label Design:

le tendenze attuali da

conoscere. esplorare. fare proprie. superare! |

Per il consumatore medio decidere quale bottiglia di vino acquistare può essere impegnativo. Ma può essere altrettanto impegnativo per un produttore scegliere il look giusto per la propria bottiglia di vino. Con questo articolo faremo una panoramica per permettervi di orientarvi su quella che è la strada giusta da prendere per i vostri prodotti! Siete pronti?

Tempo di lettura: 10 min.
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Se sei un produttore o lavori per un’azienda, ti consigliamo di iniziare e continuare la lettura!
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Quali sono i messaggi espliciti e impliciti che l’etichetta di un prodotto è in grado di trasmetterci?
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Il ventaglio delle possibilità di avere un’etichetta di design è aumentato, e i trend sono continuamente in evoluzione.

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Tradizionale non significa per forza “vecchio”. Scopri le possibilità grafiche per le etichette di prodotti storici e tradizionali.

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L’impatto può risultare davvero inaspettato ed è un ottimo modo per far conoscere un nuovo vino ai consumatori o modernizzare un marchio già noto.

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Il minimalismo ha destato l’interesse di tutti e potrebbe essere una tendenza tra le più forti. Scopri di più…

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Questo trend sfrutta il fascino e l’impatto visivo dell’arte contemporanea, sotto forma di disegni a mano o digitali.

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I caratteri tipografici sono l’unico elemento grafico presente nell’etichetta. L’equilibrio va studiato molto bene!

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Le tecniche di stampa e le lavorazioni superficiali possono rendere affascinante anche la grafica più semplice. Scopri come…

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Per creare un prodotto unico, non fermarti all’etichetta, ma pensa anche alla confezione.

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Si! È quella che calza a pennello con il brand e con il prodotto. Nessuna ricetta pronta, solo studio e ricerca.

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Se da una parte alcuni consumatori sanno cosa vogliono e preferiscono un vino di un’uva o di una regione specifica, oppure cercano un produttore che già conoscono, dall’altra parte la maggior parte di essi potrebbe non avere le intenzioni così chiare e, al momento di scegliere una bottiglia di vino come regalo o per una cena, lo fa principalmente in base all’etichetta e alla sensazione che questa trasmette. Ecco perché l’immagine che il brand sceglie per i propri prodotti è di cruciale importanza per la loro vendita.

Se sei un produttore e hai in mente di rinnovare il look delle tue bottiglie, oppure stai per lanciare sul mercato un nuovo prodotto, o ancora vuoi conquistare il mercato estero con una private label, avere una panoramica sulle tendenze di design delle etichette per vini e sulle loro peculiarità, ti farà sicuramente comodo. In questo articolo inoltre ti forniremo alcuni suggerimenti e trucchi da adottare per avere un’etichetta in linea con il tuo brand e dall’effetto assolutamente wow!

Cosa ci comunica un'etichetta?

Torniamo a noi: un sondaggio del 2016 rivela che gran parte dei consumatori sceglie un vino in base all’etichetta, e ciò non sorprende affatto: un’etichetta può raccontare molto di un vino, come la sua storia o la sua provenienza, o addirittura le note degustative, ma può fare anche molto di più. Può ad esempio farlo apparire molto costoso (anche se non lo è) ma anche, se progettata male, dare un aspetto “cheap” a un vino di livello; può darci l’impressione che sia fresco, moderno o storico, o ancora alludere a un certo gusto. Un’etichetta non solo agisce sul valore percepito del vino, ma parla anche alla persona, è capace di creare mondi che entrano in comunicazione con l’io del consumatore, che può sentirsi rappresentato ed esaltato da quell’etichetta e per questo sviluppare un senso di empatia con l’oggetto.

Il consumo di vino in tutto il mondo è in continuo aumento. Nel 2018, anno in cui la produzione ha registrato un boom eccezionale, il volume totale stimato di vino prodotto è stato di circa 292,3 milioni di ettolitri a livello globale, e seppur il 2019 e il 2020 hanno registrato una leggera decrescita, la produzione mondiale si attesta comunque intorno i 258 milioni di ettolitri al centro della forchetta di stima (2020). [Fonte OIV]

Le piccole aziende vinicole e i vini naturali prodotti in maniera ecologica stanno diventando sempre più popolari, di conseguenza aumentano gli acquisti in negozi e supermercati (+9% nel 2020) e, specialmente con la pandemia da Covid-19, l’online è a dir poco “esploso”, registrando un +102% rispetto al 2019 [fonte Federvini]. Perciò, con tutta questa concorrenza, un viticoltore (un’azienda) dovrà distinguersi per catturare l’attenzione del consumatore, ma anche presentare al meglio il proprio vino, raccontare una storia e, soprattutto, far venire voglia di provarlo.

L’etichetta di un vino è una via di mezzo tra un’opera d’arte e un “bugiardino”: mentre tenta di conquistare il pubblico infatti, deve anche comunicare informazioni previste da leggi e normative. Anche il testo stampato sull’etichetta di un vino, in certi casi, può risultare fondamentale: si ha così la possibilità di descrivere il vino, la sua regione, il viticoltore… insomma, può diventare il mezzo con cui il marchio può parlare ai suoi consumatori. Ma attenzione però, anche l’occhio vuole la sua parte!

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Classico o moderno: quale design usare nella tua etichetta di vino?

I produttori di vino oggi sono più coraggiosi e lungimiranti di un tempo e sperimentano di più attraverso le etichette delle loro bottiglie: ciò è dovuto al fatto che hanno compreso a fondo che l’aspetto della bottiglia è un elemento fondamentale di vendita, tanto che spesso assumono designer e professionisti per creare etichette eccezionali. Così come il numero di vini è in ascesa, anche il ventaglio delle possibilità di avere un’etichetta di design è aumentato, e i trend sono continuamente in evoluzione.

Etichette di vino: esempi di stile classico.

Molte aziende vinicole tradizionali tengono molto al loro retaggio storico e conferiscono al vino un look vintage che dà l’idea di tradizione, storicità e alta qualità. Ciò viene raccontato dal design dell’etichetta: ci sono alcuni elementi ricorrenti in questo stile, ad esempio un carattere calligrafico a raccontare tradizione e manualità, illustrazioni della tenuta o dei vigneti, araldiche della casata e così via. Sono le etichette più comuni, quelle che tradizionalmente, soprattutto in Europa, prime tra tutte Italia e Francia, hanno invaso il mercato nella storia del vino.

NB!
Attenzione però, tradizionale non significa per forza “vecchio”. Anche le etichette più storiche infatti possono essere oggetto di “rebranding”, e se anche si decide di conservare gran parte degli elementi classici, come il carattere calligrafico, l’illustrazione della cantina e l’aspetto generale del design classico dell’etichetta per vino, si può lavorare sulle proporzioni, sulle nobilitazioni, sulla carta, sulla fustella e su altri elementi affinché l’aspetto appaia più “pulito” e moderno, senza perdere di classicità.

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Etichette vino: Design moderno o arte moderna.

Progettare un’etichetta per un vino con illustrazioni, caratteri contemporanei, disegni e colori sgargianti o forme asimmetriche attirerà sicuramente l’attenzione degli appassionati di vino. L’impatto può risultare davvero inaspettato ed è un ottimo modo per far conoscere un nuovo vino ai consumatori o modernizzare un marchio già noto.

Anche se la maggior parte delle cantine intorno a te impiega etichette molto classiche, adottare un design moderno può realmente dare una scossa al mercato. Immagina una parete (che sia di un’enoteca, di un supermercato o anche di uno shop online) in cui compaiono varie bottiglie con etichette classiche: lo sguardo dell’osservatore cadrà sulla bottiglia che “rompe” con tutto il resto, e conquistare anche se per pochi istanti la sua attenzione può essere decisivo. Ricordi quanto dicevamo sui 7 secondi impiegati per prendere una decisione? Ne abbiamo parlato in questo articolo.

Etichette di vino: design minimal.

Al giorno d’oggi, il minimalismo ha destato l’interesse di tutti e potrebbe essere una tendenza tra le più forti. Dall’interior design, al branding fino al lifestyle, il minimalismo è attualmente impiegato anche per le etichette di diversi brand di diversi prodotti.

Questo in genere significa che il messaggio sulla bottiglia è ridotto al minimo indispensabile, mediante grafiche e forme elementari, pochissimo colore e semplici caratteri disposti in modo studiato. A volte, il nome del vino o del produttore e il logo potrebbero essere gli unici elementi visibili. Piccoli dettagli, come un taglio particolare della fustella, una verniciatura a rilievo o la disposizione dei caratteri, dimostrano che, sebbene minimal, il design delle etichette è ben studiato.

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Etichette di vino: immagini e illustrazioni.

Questo trend è o può risultare simile all’arte moderna, ma non necessariamente a quella astratta. Alcuni brand e aziende vinicole usufruiscono di questa tendenza per contraddistinguere un determinato vino (come una cuvée speciale o un’edizione limitata) o introdurre una nuova varietà nella loro gamma (ad esempio, una linea biologica). La caratteristica più evidente di questo trend è l’utilizzo di un disegno fatto a mano o digitale che è preponderante sul resto della bottiglia.

Etichette di vino: etichette tipografiche.

Se pensi che questa tendenza sia simile a quella del design minimal, potrebbe essere vero ma potrebbe esserlo anche il contrario. L’uso della tipografia nel design di etichette per vini può essere una scelta interessante e astuta. Alcuni marchi mescolano più caratteri per creare immagini e includere informazioni. Il nostro occhio “si abitua” al font scelto, e quando c’è un carattere dissonante entra come in uno stato di “allarme” (in senso buono, è ciò che ci permette di attirare la sua attenzione).

Altri brand la usano per conferire una certa coerenza alla gamma di vini, ma anche per far risaltare notevolmente le bottiglie. Non occorre utilizzare sempre caratteri noti nel progetto di design per un’etichetta di vino: un font personalizzato o persino un logo scritto a mano conferiranno ai prodotti una personalità unica alquanto evidente.

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Etichette di vino: lamina d’oro, carta, braille e finiture superficiali.

Naturalmente il design, l’aspetto e l’attrattiva dell’etichetta di un vino sono fondamentali affinché un brand o un’azienda possano distinguersi, ma il modo in cui questa viene nobilitata può essere altrettanto importante. È possibile aggiungere talmente tanto valore mediante determinate tecniche di finitura, che anche i metodi di stampa risultano essere una componente decisiva del look finale.

Anche la grafica più semplice, se studiata in modo da esaltarne alcuni particolari, può risultare vincente: che sia una lamina, una verniciatura lucida a rilievo (braille) o piatta, una lavorazione di embossing o debossing (per i non addetti ai lavori, effetti di bassorilievo o altorilievo), tutti gli “effetti speciali” derivanti dalla stampa conferiscono all’etichetta un effetto “wow” che non passerà inosservato.

Anche la carta partecipa all’aspetto finale e alla resa estetica del progetto: non tutte le carte infatti permettono determinate lavorazioni, così come non tutte le etichette di vino possono permettersi il “lusso” di determinate scelte: un’etichetta destinata ad una bottiglia che farà ghiaccio e frigorifero (ad esempio le bollicine e i vini bianchi) dovrà avere un’occhio di riguardo alla barrieratura affinché la carta non si sfaldi, strappi, stacchi o cambi di colore; mentre un’etichetta che prevede l’embossing o il debossing dovrà per forza avere una grammatura importante affinché l’effetto riesca perfettamente.

In relazione al trend del design classico, ma ciò risulta poi trasversale su tutte le correnti di stile, se i marchi vogliono far sembrare il prodotto costoso e di alta qualità, la stampa a caldo con lamina d’oro o d’argento e l’aggiunta del braille in determinate zone o su determinati caratteri tipografici, renderanno la bottiglia ancora più speciale. Entrambe le tecniche possono essere utilizzate per bordare l’etichetta, ma possono anche far parte del design stesso: forse il nome del vino o del produttore deve risaltare o magari le grafiche contengono degli elementi che possono essere evidenziati con una stampa a caldo dorata.

Naturalmente, entrambi i metodi offrono al consumatore un’esperienza sia visiva che tattile molto piacevole: potrebbe anche essere il motivo principale per cui prendono quella bottiglia e non un’altra!

La stampa in rilievo o in lamina conferisce eleganza alle etichette, e per alcuni viticoltori che producono bottiglie in edizione limitata, il ventaglio delle possibilità può diventare davvero speciale.

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Il packaging: parte integrante del progetto.

Quando parliamo di abbigliaggio di una bottiglia di vino, è bene considerare l’estetica nella sua complessità. Non solo l’etichetta quindi, ma tutto il look generale deve dialogare con il consumatore finale: l’etichetta frontale, la retro, la capsula o la gommalacca, il vetro e persino il vino all’interno, se un progetto è costruito ad arte, devono marciare allo stesso ritmo. Ecco dunque che il risultato non sarà solo visibile agli occhi, ma sarà percepito anche dal cuore, ed è questo ciò che si intende quando si parla di design emozionale.

Per creare un prodotto unico, non fermarti all’etichetta, ma pensa anche alla confezione. Ricordati che in molti casi il vino arriva ai tuoi clienti nel suo cartone, e se vuoi davvero differenziarti, devi puntare anche sul packaging.
Che sia un cartone da 6 o da 12, oppure una confezione singola per un prodotto speciale, se la grafica del packaging è curata come lo è stata la bottiglia, il tuo vino (e la tua azienda) saranno riconoscibili in mezzo a mille, ancor prima di essere scartati.

Esiste l'etichetta perfetta?

Ora che hai scoperto i trend di design attuali nelle etichette di vino, non ti resta che scegliere: sarai un tipo più classico o più artistico? Minimale o ricco? Non c’è una corrente che prevale su un’altra, quello che conta è che tu lo senta tuo e che rifletta i valori della azienda. Nessuno meglio di te conosce il tuo prodotto e la tua storia, nessuno quindi può scegliere la “strada giusta” al posto tuo: grazie alla collaborazione con un professionista poi, sarà lo studio grafico a tradurre le tue emozioni e i tuoi valori in grafica.

Immagina quindi il look dei tuoi prodotti e condividilo con il tuo designer di fiducia, raccontagli la tua storia, i tuoi valori le particolarità del vino, e il messaggio che vuoi comunicare al tuo target di riferimento.

Affidati a un professionista che sia abile con la grafica ma che conosca anche bene i materiali e le tecniche: dalla sua produzione alla tavola del consumatore, una bottiglia di vino, e quindi la sua etichetta, passa per molte mani e situazioni. Le etichette vengono bagnate, raffreddate, riscaldate e maneggiate per gran parte del tempo. Il professionista a cui ti affidi deve conoscere perfettamente il materiale e il metodo di stampa, in modo che l’etichetta non dia “brutte sorprese” durante il suo ciclo di vita.

Adesso non ti resta che scegliere una strada e iniziare il tuo viaggio tra le etichette di design. Buon cambio di look!

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